I blog che fanno resuscitare i morti – e le traduzioni veramente perfette …
I taiwanesi sicuramente non erano poco sorpresi quando Pepsi un giorno sul mercato nazionale parlava della propria bevanda, chiamandola un elisir che permette di far resuscitare i morti. Infatti lo slogan di Pepsi “Come alive with Pepsi” era stato tradotto esattamente in quel modo. Una campagna – ma purtroppo con poco contenuto di verità. Il marketing internazionale ha dunque i suoi tranelli. Chi vuole conquistare un mercato straniero con uno slogan tradotto male, fallisce direttamente con il proprio progetto. Ma bastano anche testi molto più “semplici” per commettere errori fatali nei Suoi affari: ad esempio con il Suo blog “tradotto male” ….
Tutti ce l’hanno e tutti lo vogliono – ma se il livello qualitativo non va, il progetto non ha alcun esito. Si parla degli articoli sul blog e del content come plusvalore per le imprese. Da poco i blog spuntano come i funghi. Le imprese tedesche hanno riempito le loro pagine come se facessero una gara l’una contro l’altra – ma ad un certo punto si sono accorte che un content qualsiasi non serve a niente per raggiungere l’obiettivo che si sono prefissate e che testi scadenti o a basso costo servono a generare un numero maggiore di pagine, generando magari anche un traffico superiore, ma che non servono a niente per riuscire ad aumentare il proprio fatturato aziendale. Poiché i clienti non si sentono “ritirati” nella loro situazione attuale.
Un buon paroliere e un cattivo traduttore? Una combinazione che purtroppo non funziona
Il motivo per cui un blog non ha successo: Non ogni paroliere azzecca il tono desiderato della comunicazione che fa piacere leggere e che va anche d’accordo con la Sua impresa. Infatti i clienti ormai danno moltissima importanza al valore del divertimento, proprio nel caso di un blog o di un content di un’impresa. Lo stesso principio si applica al plusvalore di un testo. Ma non appena ha superato l’ostacolo e ha messo in piedi un blog geniale e ben frequentato, ecco il prossimo ostacolo: Il tutto funziona anche in traduzione?
Adattare lo stile e le caratteristiche nazionali particolari alla lingua d’arrivo
Nel settore content, blog ecc. si applicano aspetti aggiuntivi rispetto alle traduzioni in generale: la traduzione di un testo deve considerare gli aspetti particolari di un paese. Eventuali tabu o aspetti critici non possono semplicemente essere lasciati lì come sono, senza rifletterci sopra. Il traduttore dunque deve sapere come trattare le parole, ma anche essere un esperto per quanto riguarda la cultura, le tendenze, gli sviluppi e lo spirito del paese della lingua d’arrivo.
Gli aspetti che dovrebbe considerare quando si tratta delle traduzioni dei blog, social media, del content, ecc. – eccovi un breve riepilogo:
- L’assoluta priorità di assegnare i lavori esclusivamente a traduttori di madrelingua – in questo modo l’aspetto dinamico e l’eventuale battuta in lingua rimangono e/o vengono adattati nel limite del possibile alla lingua d’arrivo
- Traduttori con le conoscenze attuali sul paese della lingua d’arrivo – che sanno quello che interessa attualmente i Suoi clienti stranieri
- La soluzione migliore: un traduttore specializzato nel settore dei blog – capace di riuscire a promuovere uno scambio dinamico mediante commenti, sharing, ecc., al di là dei confini linguistici e delle differenze di mentalità
- Non conta il prezzo, ma la qualità – visto che la comunicazione con i Suoi clienti non ha prezzo e dunque non ci si può permettere alcun errore
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