Il professionista che si occupa di tradurre testi di psicologia deve prima di tutto conoscere a fondo la lingua di arrivo, ma anche possedere altre abilità tecniche. Vediamo assieme quali sono.
Le competenze di base di un traduttore di testi di psicologia
Conoscenza della corrente a cui è legato il contenuto, l’ambito psicologico è caratterizzato da una gamma estremamente ampia di correnti, ed è fondamentale collocare il contenuto da questo punto di vista.
Conoscenza delle principali applicazioni pratiche, inerenti il contenuto che sta traducendo.
Conoscenza delle principali pubblicazioni specialistiche, inerenti l’argomento, al di là del singolo contenuto e della corrente sulla quale è incentrato.
Il traduttore che si approccia a testi inerenti la psicologia deve avere un minimo di esperienza clinica: può essere un terapeuta attivo, ma basta anche che abbia anche assistito come osservatore esterno a qualche seduto.
In questo modo è possibile acquisire i rudimenti del linguaggio clinico, osservandone le caratteristiche grazie all’approccio pratico di chi lo padroneggia ogni giorno in ambito professionale.
Un altro consiglio utile per chi traduce testi di psicologia consiste nel leggere in lingua originale i contribuiti più importanti di una singola corrente. Non importa se sono in un idioma diverso da quello legato alla traduzione: è nodale inquadrare le caratteristiche primigenie del linguaggio, facendo in modo di fare propri i punti tecnici importanti e distintivi di una specifica corrente psicologica.
In questo modo è possibile rendere nella traduzione tutta la complessità che contraddistingue la disciplina, e portare all’attenzione dell’utente finale, sia esso uno specialista o meno, un messaggio il più possibile efficace e mirato.
Altro punto fondamentale consiste nella scelta di una specializzazione, riguardante non solo la corrente ma anche la forma editoriale (articoli, manualistica), in modo da massimizzare le proprie competenze senza inficiare la qualità del prodotto finale.
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