Nel corso del XX secolo il Regno d’Italia acquisì alcune colonie; il colonialismo italiano ebbe inizio già nel 1882 con il possedimento di Assab in Eritrea.
Dove si trovavano le colonie italiane in Africa?
La maggior parte delle colonie italiane si trovavano in Africa: erano l’Eritrea, la Somalia italiana, l’Etiopia, la Libia. Venne fatta un’incursione nel Sudan. Con la Seconda Guerra Mondiale tutte le colonie furono perse e solamente la Somalia italiana rimase sotto amministrazione fiduciaria italiana fino al 1960. Nonostante ora l’Italia non detenga colonie, nei territori che da essa furono occupati è rimasto un forte influsso della lingua italiana. I più anziani, figli dei colonizzati, ricordano ancora la lingua italiana che i loro genitori appresero dai colonizzatori.
L’Eritrea, fu la prima delle colonie italiane in Africa. Per migliaia di anni è stata crocevia di antiche rotte commerciali provenienti da Asia, Arabia e Africa e residenza di vari gruppi etnici dai diversi stili di vita, religioni e tradizioni. In questo Stato oggi si riconoscono nove distinti gruppi etnici; una conseguenza di ciò è la multiformità linguistica. Anche se si parlano numerose lingue, le lingue ufficiali dello Stato sono l’italiano e il tigrino. La presenza della lingua italiana è talmente forte che nella capitale Asmara sono presenti diverse scuole italiane.
La Somalia italiana era un distretto territoriale che ora non esiste più dal punto di vista politico e amministrativo. Essa si affacciava sul Corno d’Africa, divenne prima protettorato e poi colonia italiana nel 1889 e smise di esserlo nel 1036 quando venne assimilata all’Africa Orientale italiana. All’interno della Somalia italiana non solo si parlava, per ovvi motivi, la lingua italiana come lingua ufficiale, ma venne anche utilizzata la lira italiana come monete.
L’Etiopia venne colonizzata nel 1936 e probabilmente è, tra le ex colonie, quella in cui si sente maggiormente l’influsso della lingua italiana. Gli Italo-etiopici sotto l'occupazione britannica durante la seconda guerra mondiale dovettero subire molte vessazioni, specialmente da parte degli Etiopi. In Etiopia, nonostante gli italiani siano rimasti solo cinque anni, sono numerose le parole italiane rimaste nella lingua parlata anche oggi dagli etiopi, ad esempio, alcune parole etiopi che non avranno certamente bisogno di essere tradotte in lingua italiana per essere comprese dai lettori: “gettone”, “bigli” (di vetro), “borsa”, “machìna”, “carburatore”.
La Libia, dove attualmente la lingua ufficiale è l’Arabo, ma essa fu colonia italiana dal 1934 fino al Trattato di Pace firmato nel 1947 dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. In Libia sono tuttora presenti diversi residenti italo-libici che parlano l'italiano, conoscono l'arabo come seconda lingua e sono cattolici italo-libici, questi ultimi sono equiparati perfettamente nella società libica, la maggior parte di loro sono bilingui e parlano bene l'arabo seppure alternano con parole italiane.
Il Sudan non fu colonia italiana, ma nel 1894 gli italiani, guidati dal generale Oreste Baratieri, fecero un'incursione oltre il confine con il Sudan. Attualmente in Sudan è presente l’ambasciata italiana e vengono trasmessi canali tv in lingua italiana.
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Commenti
Buongiorno,
Vi contatto perché mi piacerebbe farvi un intervista sulla lingua italiana in Eritrea.
Ci sarebbe qualcuno di voi disposto a partecipare?
Grazie in anticipo.
Cordiali saluti,
Giulia
Grazie per le informazioni riguardo la lingua italiana in Africa. L'Italia e' un grande amico delle ex-colonie italiane.
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